Tu come stai ?
Sbadata idea, rotola nell’angolo delle inutilità mancanti.
Biasimi menzogne a tre teste, ancelle divoratrici di coscienza.
Pensiero rovente di luglio, trapassa nuvole immobili e grasse.
Indifferenze progressive, architettano crepacci privi di profondità finita.
Caos e nero, adornano la picchiata guarente.
E tu?
Tu come stai ?
Nulla di percettivo.
Niente di tangibile.
Per niente subito.
Per nulla soffice.
Valzer di mezzanotte nella stanza delle promesse e degli addii.
Danzando, risarcisci il tuo tempo.
Vigoria e impeto di compreso, dilatano spazi di te.
Castigato nelle segrete, uomo sconosciuto evade.
Ma tu… tu come stai?
Stefano Servilio
Commenti
Posta un commento